Per la maggior parte degli expat, quelli che lo fanno per
lavoro, il luogo in cui andrai a vivere non è proprio una scelta. Molto spesso
non si hanno alternative, oppure, come nel nostro caso, le alternative non valgono
la pena.
Il posto in cui sei diretto lo prendi come un assioma, e non
pensi nemmeno se ti piacerà o meno. Quella sarà “casa” per X anni, dove i tuoi
figli cresceranno parte della loro infanzia e dove tu avrai un pescivendolo di
fiducia (se là esistono i pescivendoli). Perché è così. Tutte quelle che fanno
gli expat sono scelte di vita.Prima di partire non abbiamo preso il mappamondo e puntato il dito in una di quelle città tanto acclamate da mille sondaggi e studi sociali sui posti migliori in cui vivere al mondo. Prima di partire ci siamo guardati negli occhi, e abbiamo detto “Ok, ce la facciamo.” perché, come dice la frase da cui è nato questo blog: "... nella vita non importa dove sei ma con chi sei."
Ormai la mia vita qui è diventata normalità, è passato il
primo periodo di assestamento, con le sue euforie e le sue difficoltà. Ora ho
trovato pace in nuovi spazi e nuovi tempi (o almeno ci provo). Tutto è molto
diverso da quello che ero e che eravamo nella nostra vita precedente.
Darwin è una città particolare, estrema per molti aspetti,
sia climatici sia geografici, e conosco molta gente che l’ha scelta come città
in cui vivere, che adora il suo essere piccola e tranquilla.
Darwin o si ama o si odia.