Anche se un po' in ritardo, quasi due mesi ormai, ma quest’anno
mi trovate più preparata e voglio raccontarvi l’ennesimo cambiamento nella nostra
vita da quando siamo qua. Un evento che per trentatré anni è stato legato a sciarpa,
cappotto e precise tradizioni dallo scorso anno nella nostra famiglia ha preso
sembianze totalmente diverse, tanto dal renderlo quasi irriconoscibile.
Decorazioni
Abbiamo iniziato per tempo a prepararci, prima creando il
nostro calendario dell’avvento, poi dedicandoci alle decorazioni dell’albero, attività
che mi hanno aiutata parecchio nei pomeriggi di caldo torrido.Mi è sempre piaciuto “pasticciare” con i lavoretti di Natale ma quest’anno ancor di più grazie al tempo che ho a disposizione.
Curiosità:
il calendario dell’avvento è stato riempito di
caramelle gommose di ogni genere, non potendo contenere cioccolatini come da
tradizione a causa del troppo caldo.
Cibo
Per quanto lontani dal belpaese, anche qua per fortuna
arriva qualche prodotto della gastronomia italiana tipico del Natale. E allora
perché non abbuffarsi di panettone, pandoro e torrone? Più che in ogni altro
periodo dell’anno, credo che capiti un po' a tutti gli expat, è a Natale che si è particolarmente homesick, che si sente cioè maggiormente la mancanza di casa.E vi assicuro che il cibo, almeno per me, è la cosa che riesce ad attutire più di ogni altra il colpo.
Darwin
A Darwin Natale significa soprattutto commemorare l’anniversario
del ciclone Tracy, avvenuto nel 1974, e quest‘anno erano 40 anni. Credo l’unico
vero e proprio evento che la città commemori, triste primato.Per il resto, da europea, continuo a far fatica a sentire il calore del Natale, io sento solo il calore e basta!
Ecco infatti la mia personalissima top ten di cosa significa per me il Natale a Darwin:
1-
I “Christmas Crackers”, anche detti Bon-Bons, ovvero delle caramellone di
carta ripiene di un piccolo dono. Usanza di origine britannica, da mettere sul
tavolo come segnaposto prima della cena. La cosa divertente è aprire i crackers con il vicino, ognuno tira un’estremità
della caramella e uno solo avrà la parte con il dono. A casa nostra ormai non
se ne può più fare a meno.
2-
Spedire i bigliettini d’auguri almeno tre settimane prima (e
non essere nemmeno sicuri che arrivino).
3-
Prenotare un volo per qualsiasi parte nel mondo almeno 5 mesi
prima, per non rischiare di rimanere gli unici in città.
4-
Salutare gli amici e farsi gli auguri a inizio dicembre
perché tutti se ne vanno per le feste.
5-
Accendere le lucine dell’albero solo dopo il tramonto perché
tanto prima non si vedono.
6-
Dimenticarsi dei cenoni e dei pranzi del giorno dopo.
7-
Controllare la posta ogni giorno almeno due volte.
8-
Ricevere i regali per posta e metterli sotto l’albero, a
riposare dopo un lungo viaggio, per poi aprirli prima del 25 perché si deve partire.
9-
Le telefonate via skype.
10-
Mettere il cappello di Babbo Natale per le foto di rito, e
toglierlo subito perché fa sudare.
Curiosità:
Ah, ovviamente ora Babbo Natale si chiama Santa Claus, semplicemente Santa per
gli amici. E per il nostro piccolo di casa rimane ancora il più potente tra i
potenti, colui che può tutto (da sue testuali parole). Ebbene, anche se in
calzoni corti e maglietta leggera, chiamatelo Babbo Natale o Santa Claus, ma
rimane sempre lui. E speriamo che questa magia duri ancora il più possibile.
Mamma mia e' tutto vero!!!
ReplyDeleteNoi abbiamo provato i crackers quest'anno ed in effetti sono un must to have... li ho spediti ai miei nipotini in Italia. <3
I palloncini decorati sono una meraviglia!!
COMPLIMENTI, hai un dono. :D
In realtà i palloncini sono stati scoppiati per creare delle palline da appendere all'albero. E devo dire che l'effetto è stato bello comunque :)
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