Friday 13 November 2015

Cara Darwin


Cara Darwin,
che non sia stato amore a prima vista questo ormai si sa, ma diciamola tutta non è stato nemmeno amore a seconda vista.
Sin da quella prima notte di ottobre, buia e umida, in cui ci siamo dovuti accampare in una palestra perché si erano dimenticati di noi. Darwin style.

Ci ho provato, giuro c'ho provato, ma proprio non c'è stato feeling.

E invece, per ironia della sorte, in un certo senso rimarrai sempre con noi, farai parte della nostra vita oltre che dei nostri ricordi, imprimendoti con prepotenza sul passaporto di mia figlia. Nelle foto dei suoi primi mesi, nei ricordi che si sentirà raccontare quando sarà grande, quando magari anche lei avrà dei figli.
Sarai lì, e allora non potrò che ricordarti con il sorriso e mi mancherai, come può mancare un luogo che ti ha lasciato qualcosa di un valore inestimabile.
Sono sicura ti penseremo con affetto, nonostante il tuo essere così "selvaggia", così umida e terribilmente isolata. Ricorderemo solo ciò che ti renderà bella ai nostri occhi.
I tuoi tramonti, i tuoi colori, e le belle persone che ci hai fatto incontrare.

In questi due anni ci hai messo alla prova. Il tuo essere così lontana da tutto, così estrema, il tuo essere così diversa da noi. I ritmi di vita a cui ci hai costretti, le tue strane abitudini, e i tuoi strani abitanti.
Ti sei impressa perfino solcando i nostri visi con i segni del tuo sole, così aggressivo. Segni che rimarranno lì ad ulteriore  testimonianza del nostro incontro.
Tutto questo non può che renderci più forti, allargare le nostre spalle, e farci sentire un po' più cittadini di questo immenso mondo.
Ti ricorderemo per tutto questo, mia cara Darwin.

Come due innamorati dal futuro impossibile dovevamo conoscerci in un altro momento io e te. Sono sicura avrebbe funzionato.

Monday 9 November 2015

Meno cinque


I giorni scorrono come un treno eurostar e io sono lì sulla banchina a guardarlo questo treno, il problema è che non si ferma.
Le mie to do list vanno avanti.
Vendere macchina - Dopo un paio di trattative private andate in fumo abbiamo deciso di affidarla ad una concessionaria.
Trovare nuovi inquilini per l'appartamento - Ebbene qua c'è questa usanza disumana per cui se interrompi l'affitto prima della scadenza del contratto sei costretto a continuare a pagare l'affitto fino a che non subentra qualcun'altro. E vi ricordo quanta voglia hanno di lavorare le agenzie immobiliari , in più i prezzi sono calati ancora da quando abbiamo traslocato, siamo all'inizio della stagione umida e pure sotto Natale... Quindi per dirla in parole povere non abbiamo speranza! Così il lavoratore di casa, in attesa di raggiungerci per Natale, continuerà a vivere qua finché non arriverà qualcun'altro.
Scatoloni - per il motivo di cui sopra mi sono arresa all'evidenza che dovrò per forza delegare.
Valigie - quasi pronte, mancano le ultime cose e via!
Salutare gli ultimi amici - fatto!
Preparare i cupcakes per il farewell di Tobia a scuola - i miei primi cupcakes, che scandalo!
Vendere o dare in beneficienza tutto quello che mi passa per le mani - ormai sono diventata la regina del decluttering (oltre che delle to do list ovviamente). E poi qua è veramente facile, la gente vende e compra qualsiasi cosa, dalle sportine del supermercato (a 5 centesimi anziché 10) al ghiaccio (a 5$ "un po'" o 20$ tutto) ai cartoni delle uova in cambio di uova. Insomma, la fantasia non manca.
 
Come sto? Onestamente sono stremata, non vedo l'ora di metter piede su quell'aereo anzi, su quel treno.

Thursday 5 November 2015

Cenerentola è uscita a cena



Cenerentola è uscita a cena. Alcune amiche, le mamme dei compagni di suo figlio grande, le hanno detto ti passiamo a prendere e andiamo a cena fuori per salutarti.
Lei quasi si commuoveva. Non sono poi così grandi amiche, certo in questi due anni si sono frequentate spesso per via dei bambini, ma non è che ci sia tutta questa confidenza, e questo gesto le ha rese ai suoi occhi molto più vicine di quanto lei immaginasse.
E allora è lì, davanti a qualche stuzzichino greco e un bicchiere di vino, le guarda e ascolta quello che dicono, ormai capisce quasi tutto ma non riesce ancora ad esprimersi per poter dire tutto quello che pensa, o magari ci prova, e finisce con l'incartarsi in frasi senza senso. E allora pensa quanto sarebbe stato tutto più facile se solo avessero parlato la stessa lingua. Magari quella confidenza di cui sente tanto la mancanza sarebbe potuta nascere e maturare in questi due anni, magari quelle volte in cui ha avuto l'impressione che gli altri non fossero interessati a lei era solo perché trovavano difficile sostenere una conversazione che andasse oltre le banalità.
Magari fosse uscita una volta di più e magari bevuto un bicchiere di vino in più, forse avrebbe capito che non è la cultura ma la lingua che le teneva distanti.

Ora è lì, e sono in quattro, perché lei se ne sta per andare. Una ha gli occhi lucidi, un'altra dice ci rivediamo nel mio viaggio in Europa il prossimo anno. E lei sente finalmente quel calore che poche volte l'ha sorpresa in tutta questa esperienza australiana.

Si salutano, si baciano e si abbracciano. Da queste parti non lo fanno spesso ed è per questo che Cenerentola apprezza ora questi piccoli gesti come non mai.

Monday 2 November 2015

Meno dodici

Queste ultime settimane corrono sempre più veloci.

Salutare gli amici per l'ultima volta, andare in piscina per l'ultima volta, guardare il tramonto per l'ultima volta, mangiare mango per l'ultima volta, cenare alle 6.30 per l'ultima volta.

Sistemo cose in giro per la casa, a volte mi ritrovo a compiere gesti senza alcun senso logico, ma giusto per il gusto di "sistemare", presa come sono dall'ansia da partenza.
I traslocatori arriveranno solo dopo che me ne sarò andata e la cosa non mi tranquillizza per nulla. Ci sarà Lui a sovrintendere ... e questo mi lascia ancor meno tranquilla!

Tuesday 27 October 2015

Quando sai che te ne stai per andare


Quando sai che te ne stai per andare tutto sembra più bello.
Tutto viene illuminato da una nuova luce che rende ogni particolare più attraente.
Cambia la prospettiva.
Passi dall'altra parte.
Vivi ogni giorno come fosse l'ultimo, come fossi in vacanza.

Quando te ne stai per andare e sai che non tornerai tutti i motivi per cui desideravi andartene tutto ad un tratto perdono valore.
Anche quello che fino al giorno prima non sopportavi, ora non ti sembra nemmeno piú cosí importante, mentre le cose belle sembrano improvvisamente in predominanza e non puoi fare a meno di volerle vivere ed assaporare per l'ultima volta.
Tutto è "per l'ultima volta".

Vivo queste ultime settimane sommersa da "to do list". Mi guardo attorno in casa cercando continuamente qualcosa da eliminare, regalare, inscatolare, insacchettare.

Tra poche settimane viaggerò da sola con i bambini verso l'Italia. Finalmente la vacanza tanto desiderata sta per cominciare.
Saranno settimane, mesi, di tutto quello che mi è mancato di più.
Saranno la mia ricarica, per poi ripartire per una nuova avventura, ancora lontana dal belpaese ma stavolta decisamente meno lontana. Basterà attraversare un paio di stati, sorvolare la Manica e ci sarò.

Certo, se penso che passeremo dalla semestrale-stagione-umida-ma-calda di Darwin alla perenne-stagione-umida-ma-fredda di Londra mi viene un pò da ridere, ma non vedo l'ora di tirare finalmente fuori quel trench che due anni fa ha viaggiato mesi all'interno di un container, attraversato oceani, per poi rimanere totalmente inutilizzato. Sto già pensando che dovrò trovare degli stivali di gomma che ci si abbinino!
Clima ed abbigliamento a parte, questa nuova vita mi incuriosisce molto ed entusiasma, un pò  come tutte le novità d'altronde. [Anche se c'è chi sostiene che sarò bravissima a trovare qualcosa di cui lamentarmi comunque.]
Un altro big move, e stavolta saremo in quattro. Vediamo se sapremo far frutto degli errori passati e, assieme ad un pò di fortuna in più, a ritrovare un nuovo equilibrio.

Questo blog rimarrà qua, a Darwin, non ha motivo di seguirci, avrebbe troppo freddo e probabilmente il traffico londinese lo farebbe impazzire.
Probabilmente continuerò a scrivere, probabilmente vi terrò aggiornati, sicuramente avrò bisogno di un pò di tempo per me.
Ho ancora qualche settimana prima della partenza e prometto che riuscirò a trovare il tempo per scrivere tra una valigia e uno scatolone [.. e un pannolino.]

Wednesday 21 October 2015

Cosa sono due anni?




Sono talmente presa dall'imminente viaggio in Italia che mi stavo dimenticando di un avvenimento molto importante: il nostro secondo anniversario qua a Darwin.
Ventiquattro mesi e poco o nulla è cambiato da sei mesi fa, quando mi sembravano molti di più.

Cosa sono due anni? A volte nulla a volte un tempo infinito.
Due anni per me sono abbastanza per ambientarsi in una città, soprattutto in una piccola come Darwin. Ora ho i miei posti preferiti, negozi, bar e ristoranti, e luoghi in cui mi rifugio quando ho voglia di pace.
Sono abbastanza per renderti conto di cosa avevi prima e ciò a cui non sei disposto a rinunciare.

Thursday 24 September 2015

Il Kakadu



C'è un detto australiano secondo cui ci sono due cose che bisogna fare prima di morire: una è visitare il Kakadu durante la dry season e l'altra è visitare il Kakadu durante la wet season.
Noi non potevamo lasciar passare un'altra stagione secca senza visitarlo. 
(Per quanto riguarda la quella umida... credo potrà aspettare)

Distante circa 250km da Darwin, il Parco Naturale del Kakadu è il più esteso d'Australia ed è patrimonio dell'umanità dal 1981.

Noi abbiamo dormito a Jabiru, l'unica cittadina all'interno del parco, in un hotel con la struttura a forma di coccodrillo.
La qualità degli alloggi nei parchi naturali del Northern Territory è di gran lunga distante dagli standard internazionali, ma l'unica alternativa è campeggiare (sicuramente l'opzione preferita dagli aussies), in tenda o in cabina. E poi tutto sommato quando si visitano certi posti c'è talmente tanto da vedere che il posto dove dormire non ha molta importanza.

Wednesday 16 September 2015

Piccoli bilingui crescono



Ve ne avevo parlato un bel po' di tempo fa (nel post "E con la lingua come va") e da allora la padronanza della lingua inglese da parte del piccolo ... ops... "medio" di casa è decisamente migliorata.
Dopo esattamente 23 mesi che viviamo in Australia possiamo tranquillamente parlare di bilinguismo.
Non ci facevo caso ma è da qualche mese che io gli parlo in italiano e lui mi risponde in inglese, o comunque mixa molto le due lingue.
Si sveglia la mattina e le prime parole sono spesso e volentieri nella seconda lingua, se deve raccontarmi qualcosa successo durante il giorno lo fa ovviamente in inglese, e la sera dovendo leggere il libro per scuola finisce che anche la lettura serale viene spesso fatta in inglese.

Se penso al tempo che trascorre ad esclusivo contatto con la seconda lingua non é difficile capire come possa essere successo. A scuola fino alle 2.30pm e poi tra le attività pomeridiane o anche solo un playdate con un amico, la giornata è trascorsa parlando sempre inglese!


Monday 24 August 2015

Ultime dal fronte


La maglietta è sempre stropicciata e macchiata sulla spalla, le borse agli occhi se possibile più profonde e vi scrivo in un sempre più raro momento di pace mattutina.
In fondo le cose importanti non sono cambiate.

Guardo con grande invidia le foto di amici e parenti in vacanza. Puglia, Sicilia, Sardegna, capitali europee. E mi riprometto: il prossimo anno anch'io! Vorrei andare in tutti i posti che vedo, mi segno nomi di località, addirittura hotel e ristoranti, non si sa mai!
Anche se qua, tutto sommato, ultimamente non stiamo così male. La dry season è adorabile, dura poco ma si fa voler bene.
Il festival in città, le gite a Berry Springs nel weekend, le passeggiate sotto casa al tramonto. Non posso certo lamentarmi.

Thursday 30 July 2015

La vita non è degna di essere vissuta, se non è vissuta per qualcun altro. (Albert Einstein)

Calamari sotto gli occhi, maglietta da casa tutta stropicciata con evidenti macchie di rigurgito di latte, batto piano sui tasti del computer per non rompere l'incantesimo.
Questa è la nuova io.
Come avrete capito è arrivato il quarto componente della famiglia. È arrivata di giovedì mattina, come un lampo, proprio dopo il mio ultimo post in cui mi lamentavo che si faceva desiderare.

E lei subito a smentirmi!
Saranno stati i fuochi d'artificio della sera prima, o la luna nuova o l'agopuntura, ma non si è fatta pregare troppo.
E tutto d'un tratto era lì, tra le mie braccia. Ed era come se ci fosse sempre stata.

Wednesday 1 July 2015

Da dolce ad infinita. La mia attesa down under. Parte seconda.



Ci siamo quasi.
Ora la domanda non è più quanto manca ma CHI manca.
Scrivo per ingannare il tempo ma mi rendo conto che sono diventata un po' monotona e non so quanto aiuti ad ingannare il tempo scrivere proprio di questo.
Ormai passo più ore all'ospedale a far controlli che a casa.
Per fortuna esistono i campi estivi, perché il piccolo -ancora per poco...- di casa, in vacanza da scuola per un mese, va intrattenuto.
Sono tremendamente cari ma in questi casi non possiamo badare molto alle spese.
Da parte mia mi sto impegnando in ogni modo per convincere la principessa a fare il suo debutto in società. Agopuntura, raspberry leaf tea, datteri, camminate e chi più ne ha più ne metta.
Riesco a sentire come fosse qua l'ansia proveniente dall'altro capo del globo ma sinceramente a questo punto non saprei più cosa dire. Più di dire vi chiamiamo appena succede qualcosa ... Non ho ancora la palla di cristallo, ed in ogni caso non servirebbe certo a convincere i nonni a prendere un aereo per venire fino qua.
Quindi aspettiamo, noi e gli altri.
E va bene così, che tanto si sapeva che a questa bimba piace farsi aspettare.

Da dolce ad infinita. La mia attesa down under. Parte prima.

Essendo arrivata ormai quasi al traguardo (???!!!!!!) vi racconto di come sono stati questi 9 mesi dal punto di vista della sanità a Darwin.

Nel momento in cui si scopre di essere incinta ci si deve recare dal proprio medico di base, qua chiamato GP (General Practice) per i primi esami di routine. Proprio come in italia.
Dopo di che si decide se farsi seguire pubblicamente o privatamente.
Se si sceglie la via dell'assistenza privata (perché si possiede un'adeguata assicurazione sanitaria privata) bisogna scegliere uno dei 3 o 4 medici presenti nella clinica privata e tenere conto che oltre alle spese (elevate) per le visite routinarie, vi sarà un costo aggiuntivo di circa 6-7.000 dollari per il parto (rimborsabile in base alla propria copertura).
Noi abbiamo optato per l'opzione pubblica. L'ospedale di Darwin non è certo il più all'avanguardia ne il più figo d'Australia (ovviamente come praticamente tutto ciò che si trova quassù!) ma é comunque buono, pulito e tutto sommato per un secondo parto non ho avuto alcun dubbio nel scegliere questa soluzione.

Monday 15 June 2015

Lo chiamano Baby Shower

Sono finalmente tornata dopo un paio di mesi di assenza - giustificata (!).
Questi mesi sono stati all'insegna dell'attesa, quella per Lei, ovviamente, e quella per la dry season che quest'anno, come dire, se la tira un po'!
Dopo un inizio maggio a dir poco paradisiaco, due settimane di aria fresca e piacevoli serate in terrazzo, siamo ripiombati nel caldo afoso e solo ora si ricomincia stare un po' meglio, anche se ancora tra una pioggerellina a e l'altra. Insomma, se mentre in Italia non esistono più le mezze stagioni, a Darwin quest'anno si è fatta viva un'insolita wet-dry di cui avremmo volentieri fatto a meno!

In questi mesi siamo stati anche a Bali, per una toccata e fuga di un weekend. Avrei voluto parlarvene di più ma in tutta onestà non ho visto poi così tanto da poter essermi fatta un'opinione. Il tempo è stato un po' inclemente (ormai comincio a pensare che siamo proprio noi a portar il brutto tempo!) ma per fortuna eravamo in ottima compagnia, e tre giorni sono volati.

Ma l'evento di cui voglio parlarvi oggi è il mio Baby Shower!
Usanza tipicamente americana, esportata ormai ovunque, il baby Shower è una festa, più o meno sfarzosa, generalmente di sole donne, dedicata alla futura mamma e al bambino che deve nascere.
C'è chi se la organizza da sè, chi ha le amiche che pensano a tutto e quelle che addirittura si godono la sorpresa.
"Shower" perché è letteralmente una "doccia" di regali per la futura mamma e il bambino.
Di solito gli elementi essenziali, quindi oltre ai regali, sono la torta fatta di pannolini, i giochi di gruppo e le decorazioni a tema.
Io non me la sono sentita di organizzarne una per via del fatto che si tratta del secondo figlio, ma quando la mia amica australiana Kate mi ha detto "pensavo di organizzarti un Baby Shower" mi ha fatto un gran piacere, soprattutto (regalini a parte) per il fatto di condividere una loro tradizione.
Nel mio caso si è occupata di tutto Kate. Abbiamo deciso assieme solo la data e le invitate. Non volendo invadere casa di nessuna delle nostre amiche, si è optato per un pranzo molto informale in un bar/ristorante carino e tranquillo.
Mi sono solo raccomandata che fosse all'insegna della sobrietà e semplicità, regali compresi.
Il risultato è stato molto piacevole ed apprezzato. Niente torta di pannolini, né giochi di gruppo ma palloncini e pom pom rosa, e una torta vera e propria stracolma di panna bianca e rosa di cui mi sono letteralmente strafogata!

Fa un po' strano essere attorniata da cose rosa. Non sono mai stata una grande amante del colore femminile per eccellenza, ma dopo oltre 6 anni di colori maschili in giro per casa... Mi godo un po' di "aria confettosa".
Purtroppo sono temporaneamente sprovvista di strumenti tecnologici adeguati per pubblicare qualche foto, accontentatevi del mio racconto.
Alla prossima, spero presto!

Sunday 12 April 2015

Diciotto mesi



Sono come i denti che cadono... sono pochi ma sembrano tanti. Almeno a me.
Sono i mesi da quando siamo arrivati a Darwin.
E nonostante tutto l’impegno del mondo questo tempo non vola. Ho imparato a trarre il meglio di questa esperienza (ve lo raccontavo in questo post), ho imparato a relativizzare tutto (altro post) e a far pace con il tempo (altro post), ma non ho ancora imparato a fare quel giochino per cui dovrei riuscire a vedermi qua tra 10 anni: io, a Darwin, a quarantacinque anni… no, quello proprio no!
Sarà perché noi “expat per lavoro” non scegliamo dove vivere, e sarà che questo posto è veramente molto diverso dai miei canoni di “vita appagante”, ma vivo ancora in stand-by, in attesa di conoscere la prossima meta.


Friday 3 April 2015

Ho visto cose



Premetto che questo post non vuole offendere nessuno, tanto meno vuole essere una critica, nè una presa di posizione nei confronti di nessuno e nessuna cultura. Ritengo che non esista una cultura migliore e una peggiore e io sarei comunque la persona meno adatta a prendere una decisione in merito. Sono di fatto una persona ancora ben radicata alle proprie origini, abitudini culturali e diciamo pure piuttosto schizzinosa per moltissimi aspetti.


Questo post nasce dal mio personalissimo punto di vista.
Detto ciò, prendetelo con la dovuta ironia e buona lettura!


Ho visto bambini di 5 anni con unghie talmente lunghe da piegarsi su se stesse
Ho visto neonati con il solo pannolone addosso rotolarsi sul fango di fronte a genitori compiacenti
Ho visto case che sembrava avessero appena subito una rapina e invece erano pronte a ricevere ospiti
Ho visto mamme accompagnare i figli a scuola in pigiama
Ho visto uomini a torso nudo, stivali e berretto da cow boy al supermercato
Ho visto tagliare gli spaghetti
Ho visto gente di ogni tipo, ovunque, a piedi scalzi
Ho visto neonati in passeggino sorseggiare coca cola
Ho visto mangiare qualsiasi cosa con le mani, e non ho mai visto usare le salviettine per pulirsi le mani
Ho visto gatti al guinzaglio
Ho visto dita infilarsi in ogni orifizio corporeo
Ho visto le macchine più grandi mai viste in vita mia
Ho visto migliaia di infradito orfane ovunque


Tutto ciò e moltissimo altro ho visto in questi mesi a Darwin, amici miei.

Friday 27 March 2015

La scuola da queste parti

Il primo giorno di scuola
Sono già passati due mesi da quando è ricominciata la scuola, il nostro piccolo uomo sta frequentando quello che qua chiamano Year One, il secondo anno della scuola elementare, il primo era stato, per così dire, propedeutico.
In Italia avrebbe dovuto iniziare il prossimo settembre, stando qua abbiamo anticipato di quasi 8 mesi, per non parlare del fatto che durante l’anno di transition ha già imparato a leggere e scrivere.
Le differenze finora riscontrate con la scuola elementare classica italiana sono parecchie, vi ho già accennato qualcosa (qua e qua), ma col passare del tempo mi rendo sempre più conto di quanto sia diversa l’esperienza che stiamo vivendo down under.
Vi elenco gli aspetti che più mi hanno incuriosito finora.

Wednesday 18 March 2015

Di ricerche casa, compleanni e australianate varie




E così siamo sopravvissuti ad un altro trasloco, ad un'altra festina di compleanno e la stagione umida è quasi finita.
Andando per ordine… il trasloco è stato quasi veloce ed indolore. Ormai le cose che ci portiamo dietro sono relativamente poche, ed ogni occasione è buona per scremare. Potrei tranquillamente affermare di esser diventata una maga del decluttering.
Cercare casa a Darwin invece non è così semplice. Il motivo che ci ha spinto a farlo è stato principalmente la caduta libera del costo degli affitti nell’ultimo semestre, e non riuscendo a negoziare quanto volevamo con il vecchio padrone di casa abbiamo scelto di cercare qualcosa di simile, più comodo e soprattutto più economico.
Gli affitti a Darwin, per un appartamento da 2/3 camere da letto, vanno dai 500$ fino ad arrivare a 900$ a settimana (!). Sono praticamente tutti gestiti dalle agenzie immobiliari, che, a mio avviso, hanno molta poca voglia di fare, ma vengono pagate solo ed esclusivamente dal padrone di casa. Oltre a caparra e due quote anticipate l’affittuario non deve versare nemmeno un centesimo all’agenzia. L’unico lato positivo direi.
La ricerca della casa va fatta principalmente su un sito internet che raccoglie tutti gli annunci di quasi tutte le agenzie australiane. Da controllare ogni giorno perché qui il mercato immobiliare è molto veloce.

Monday 16 February 2015

Quattro

Ci sono sogni che si fanno attendere, sogni che sembra non vogliano realizzarsi mai, ci sono sogni che ti lasciano l’amaro in bocca, ma in cuor tuo non smetti mai di credere che un giorno si avvereranno, e ci sono sogni che per realizzarsi hanno bisogno che tu li prenda per mano.
Il nostro sogno si è fatto attendere, ci ha lasciato l’amaro in bocca, ferite da leccare, ma dopo tanto tempo è diventato realtà.
Proprio come Cenerentola col suo bel vestito da principessa guardo finalmente con orgoglio il mio corpo cambiare, mentre dentro di me qualcuno cresce.

Saremo in quattro.
Nostro figlio avrà una sorellina, la nostra famiglia si allarga per lasciar spazio di nuovo a pannolini, notti insonni, pianti strazianti, primi sorrisi e tanta tantissima gioia che solo un bambino può portare con sé.
Farà parte di questa nostra esperienza australiana, tutta nostra.
Purtroppo infinitamente lontani dagli affetti che vorremmo vicini in queste occasioni. Lontani fisicamente ma non con il cuore.
Ancora diciannove settimane o giù di lì e potremo finalmente conoscerla. Lei che si è fatta tanto attendere e desiderare, me la immagino già.
È stato il nostro piccolo grande segreto per tutto questo tempo, e forse ora potrete capire i miei silenzi e le mie assenze.
Dopo i primi mesi in cui mi sono trovata particolarmente affaticata e frastornata da ciò che mi stava accadendo, mi riprendo ora più cosciente e carica per affrontare gli ultimi mesi prima del suo arrivo. E non vedo l’ora!

Wednesday 4 February 2015

Natale a testa in giù

L’anno scorso non ve ne ho parlato, il Natale al caldo era talmente una novità anche per noi che non avrei saputo da dove cominciare. Inoltre eravamo in pieno trasloco, dall’appartamento provvisorio a quello in cui siamo tutt’ora, in attesa del container dall’Italia.

Anche se un po' in ritardo, quasi due mesi ormai, ma quest’anno mi trovate più preparata e voglio raccontarvi l’ennesimo cambiamento nella nostra vita da quando siamo qua. Un evento che per trentatré anni è stato legato a sciarpa, cappotto e precise tradizioni dallo scorso anno nella nostra famiglia ha preso sembianze totalmente diverse, tanto dal renderlo quasi irriconoscibile.

Decorazioni
Abbiamo iniziato per tempo a prepararci, prima creando il nostro calendario dell’avvento, poi dedicandoci alle decorazioni dell’albero, attività che mi hanno aiutata parecchio nei pomeriggi di caldo torrido.
Mi è sempre piaciuto “pasticciare” con i lavoretti di Natale ma quest’anno ancor di più grazie al tempo che ho a disposizione.


Monday 26 January 2015

Meglio tardi che mai


Nella mia mente in tutto questo tempo ho scritto decine di post, bellissimi e interessantissimi. Peccato che poi però non abbiano mai trovato sfogo sulla tastiera del mio pc. Di solito arrivavano di sera, prima di addormentarmi, ma poi finivano per rimanere lì incastrati tra la mia mente e il cuscino.
Un po' perché sono stata colpita da quel bruttissimo virus chiamato pigrizia (ne avevo già qualche sintomo nei post precedenti) e un po' perché le vacanze estive, quelle australiane ovvero in cui la scuola rimane chiusa, mi hanno assorbita parecchio. Sei settimane, sei lunghe ed impegnative settimane in simbiosi con un cinquenne incontenibile e così pieno di energia da stendere un cavallo. Ma non un cinquenne qualunque, il mio cinquenne preferito, per cui mi sono prodigata per organizzare playdate con gli amichetti rimasti in città, lavoretti di Natale alla library, mattinate al cinema (ricordate?), lezioni di ginnastica e chi più ne ha più ne metta. Tutto per rendere questa attesa più piacevole e veloce possibile.
Sono state sei settimane ma con una tregua di due, in cui siamo stati finalmente in vacanza tutti e tre, in Thailandia. Una terra veramente stupenda, in tutto e per tutto.