Che l’Australia fosse un paese “baby-friendly” ovvero
particolarmente adatto ai bambini e ai bisogni delle giovani famiglie questo si
sa, ma a volte mi stupisco ancora di quanto la mentalità delle persone che
vivono qua sia “pro” bimbi!
Piccoli esempi.
Qualsiasi esercizio pubblico, dalla boutique d’abbigliamento al concessionario auto (e non dico per dire!) hanno un cesto pieno di giochi e libri per intrattenere i più piccoli mentre i genitori sono impegnati. C’è un grande negozio tipo “Brico” che all’interno ha un’area gioco recintata per bambini con tanto di castello e giochi vari.
La cosa che più mi stupisce è che quando entro in un qualsiasi negozio con Tobia, non mi capita mai che i commessi mi guardino con disappunto come mi è successo a volte in Italia, come per dire "Ecco adesso chissà cosa ci combina questo!", ma lo salutano e sono sempre molto carini con lui.
A scuola di Tobia (scuola elementare) nei corridoi ci sono giochi di ogni genere, dalla cucina ai letti per le bambole, utili non solo per gli studenti della scuola ma soprattutto per i fratelli e sorelle che li aspettano all’uscita.
Nei bagni pubblici capita molto spesso di trovare il lavandino più basso e sempre c’è il fasciatoio.
In molti bar o ristoranti ti portano il kit con tanto di disegni, quiz e colori per non farli annoiare.
Nei parchi giochi è vietato bere e fumare, e molte città hanno dei parchi acquatici all’aperto completamente gratuiti, nuovi, sempre puliti e tenuti bene.
Allo stesso tempo però credo che le famiglie si gestiscano
il tempo in maniera molto diversa dalla nostra. Finendo il lavoro alle 5 del
pomeriggio e cenando subito dopo appena arrivati a casa (di questo argomento ne
parleremo un’altra volta con più calma) i bambini stanno un paio d’ore con i
genitori e poi attorno alle 7 tutti a nanna!Così i grandi riescono a
ritagliarsi un po’ di tempo per sé.
Anche le uscite il sabato sera non sono un problema, nemmeno per chi a Darwin vive lontano dai nonni e parenti, perché esistono un paio di agenzie on-line di baby-sitting e con un semplice click prenoti e paghi la tua babysitter. Non si fanno tanti problemi su chi sarà, sanno che possono fidarsi perché lavora per l’agenzia e anche se è una diversa ogni volta non importa! Molto più easy delle mamme italiane che prima di lasciare i bambini ad un estraneo gli fanno il terzo grado e stanno comunque in pena tutta la serata.
Piccoli esempi.
Qualsiasi esercizio pubblico, dalla boutique d’abbigliamento al concessionario auto (e non dico per dire!) hanno un cesto pieno di giochi e libri per intrattenere i più piccoli mentre i genitori sono impegnati. C’è un grande negozio tipo “Brico” che all’interno ha un’area gioco recintata per bambini con tanto di castello e giochi vari.
La cosa che più mi stupisce è che quando entro in un qualsiasi negozio con Tobia, non mi capita mai che i commessi mi guardino con disappunto come mi è successo a volte in Italia, come per dire "Ecco adesso chissà cosa ci combina questo!", ma lo salutano e sono sempre molto carini con lui.
A scuola di Tobia (scuola elementare) nei corridoi ci sono giochi di ogni genere, dalla cucina ai letti per le bambole, utili non solo per gli studenti della scuola ma soprattutto per i fratelli e sorelle che li aspettano all’uscita.
Nei bagni pubblici capita molto spesso di trovare il lavandino più basso e sempre c’è il fasciatoio.
In molti bar o ristoranti ti portano il kit con tanto di disegni, quiz e colori per non farli annoiare.
Nei parchi giochi è vietato bere e fumare, e molte città hanno dei parchi acquatici all’aperto completamente gratuiti, nuovi, sempre puliti e tenuti bene.
Bisogna anche dire che qua il tasso di natalità è
sensibilmente più alto di quello italiano, le famiglie sono più numerose e i
figli unici sono una vera rarità.
Anche le uscite il sabato sera non sono un problema, nemmeno per chi a Darwin vive lontano dai nonni e parenti, perché esistono un paio di agenzie on-line di baby-sitting e con un semplice click prenoti e paghi la tua babysitter. Non si fanno tanti problemi su chi sarà, sanno che possono fidarsi perché lavora per l’agenzia e anche se è una diversa ogni volta non importa! Molto più easy delle mamme italiane che prima di lasciare i bambini ad un estraneo gli fanno il terzo grado e stanno comunque in pena tutta la serata.
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