Tobia ha una grandissima passione per i pupazzi, da un paio
d’anni a questa parte si circonda di peluche di ogni genere e ci gioca con piacere.
Quando è stata ora di scegliere quali portare in viaggio con noi e quali
mettere nel container che ci avrebbe raggiunto via nave .. è stata dura, ve l’assicuro.
Ovviamente i “prescelti” sono i suoi preferiti e ogni sera
da quando siamo a Darwin, prima di mettersi a dormire costruisce loro un “castello”
sul suo letto. C’è chi ha il compito di fare la guardia, chi di fare le
coccole, e chi di dormire beato. Bubana, il cane, fa la guardia.Una mattina di inizio dicembre, come tutti i mercoledì
mattina, sono venute le ragazze delle pulizie (servizio che avevamo nell’appartamento
principesco in cui siamo stati i primi due mesi) e al pomeriggio Bubana non c’era
più.
“Maaaamma! Dov’è Bubana?” L’abbiamo cercato ovunque, ma
niente, non c’era traccia di Bubana. Il problema in questi casi è evitare di
creare false speranze, ma allo stesso tempo cercare di tranquillizzare l’anima
in pena che ha perso da un momento all’altro uno dei suoi migliori amici.
Dovete sapere, che il mese precedente era successo lo
stesso a Leopardino. Nella confusione dei primi giorni in Australia me l’ero cavata
con qualcosa del tipo “Sicuramente sarà stato curioso di vedere questa nuova
città e sarà andato a farsi un giro”. Ogni tanto lo ricordiamo, pensiamo che
sia con un nuovo padrone, e starà sicuramente bene. Ma Bubana, no Bubana no!
Alla reception del complesso residenziale dove alloggiavamo
c’è una signorina carinissima, che ha un particolare debole per gli italiani.
Allora siamo corsi da lei. “Sì, forse è finito assieme alle lenzuola in
lavanderia. Vedrete che lo troviamo.”
Da quel momento non è mancato giorno in cui, uscendo di
casa, io e Tobia non ci siamo fermati alla reception a chiedere notizie di
Bubana, ma.. come spesso succede in questa città.. un “oggi pomeriggio” diventa
un “domani” che potrebbe diventare un “la prossima settimana” e via dicendo. Così
le speranze rimanevano vive ma di Bubana neanche l’ombra. Tutti ormai conoscevano Bubana ma nessuno l'aveva mai visto. Fino al nostro ultimo
giorno nel vecchio appartamento, quando la ragazza ci ha fatto vedere la foto
di Bubana dal suo pc! Era vivo! Tobia mi ha guardato coi suoi occhioni felici come non
mai. Quella foto mi ha fatto una gran tenerezza. Era lì che ci guardava, Bubana,
bello tranquillo e profumato.
Il giorno dopo era tra le braccia di Tobia, che l’ha portato
tutto orgoglioso a vedere la nuova casa, e a ricongiungersi con i suoi amici pupazzi
che avevano fatto un lungo viaggio in mare per poter stare di nuovo tutti
assieme.
Chissà.. magari di notte, lontano da orecchie indiscrete,
Bubana racconta storie fantastiche di lavatrici, federe e lenzuola, ai suoi
amici del castello.
Ps. Ah, ovviamente sono partite anche le ricerche per
Leopardino, ma crediamo fortemente che lui fosse un animo libero. Sarà libero
di tornare se lo vorrà, altrimenti la città è piena di animali più o meno
feroci che gli potranno fare compagnia.
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