Tobia, 5 anni a Marzo, ha iniziato ieri a frequentare la
scuola australiana, per l’esattezza del Northern Territory.
Ma torniamo al primo giorno di scuola.
Come inizio è stato molto incoraggiante, Tobia è tornato a casa entusiasta e ha anche detto di aver già due nuovi amici, ma ha dimenticato di chieder loro il nome ;) .
La sua classe è composta da 21 bambini, con un’unica insegnante ed un’aiutante da dividere con un’altra classe.
Qui l’anno scolastico inizia a fine gennaio e termina prima
di Natale, si divide in due semestri tra i quali ci sono 4 settimane di
vacanza, oltre a un paio di settimane per Pasqua e a fine settembre. Visto che la
temperatura è sempre più o meno la stessa tutto l’anno mi sembra un buon modo
di suddividere le ferie.
Abbiamo iscritto Tobia alla scuola pubblica, all’anno che
qua chiamano “Transition” ovvero di transizione tra la scuola materna (“Pre-School”)
e quella elementare (“Primary School”) durante il quale i bambini prendono
confidenza con lettura, scrittura e matematica. Abbiamo scelto di non fargli
frequentare nessun corso intensivo di inglese e alla sua scuola hanno
appoggiato la nostra decisione confermandoci che prenderà presto confidenza con
la lingua, come hanno fatto molti altri bambini stranieri prima di lui.
Ogni scuola qua ha più o meno la stessa struttura: edifici bassi con lunghi corridoi, le classi ai lati del corridoio, in mezzo agli edifici un ampio spazio aperto (coperto per proteggere dal sole o dalla pioggia) e grandi giardini tutto attorno.
L’orario d’inizio è per le 8.10 e ci si riunisce tutti nel grande spazio all’aperto, dentro al cerchio del colore corrispondente alla propria classe (Tobia ha il giallo) dove l’insegnante raccoglie i suoi alunni e li porta in fila verso l’aula. Prima di entrare in aula ognuno appende lo zaino e prende il “lunch box”, il contenitore del pranzo, per metterlo nel frigo. Ebbene qua il pranzo si porta da casa e si mangia tutti assieme seduti per terra attorno al cerchio dell’atrio. 15 minuti per mangiare.
Ogni scuola qua ha più o meno la stessa struttura: edifici bassi con lunghi corridoi, le classi ai lati del corridoio, in mezzo agli edifici un ampio spazio aperto (coperto per proteggere dal sole o dalla pioggia) e grandi giardini tutto attorno.
L’orario d’inizio è per le 8.10 e ci si riunisce tutti nel grande spazio all’aperto, dentro al cerchio del colore corrispondente alla propria classe (Tobia ha il giallo) dove l’insegnante raccoglie i suoi alunni e li porta in fila verso l’aula. Prima di entrare in aula ognuno appende lo zaino e prende il “lunch box”, il contenitore del pranzo, per metterlo nel frigo. Ebbene qua il pranzo si porta da casa e si mangia tutti assieme seduti per terra attorno al cerchio dell’atrio. 15 minuti per mangiare.
Sono molto curiosa di sapere cosa mangiano gli altri
bambini, anche se in realtà un’idea ce l’avrei già. So che vanno molto i
sandwich, delle strane barrette di frutta essiccata o le semplici barrette di
cereali, altrimenti ho sentito dire che qualche genitore prepara del semplice
pane con il burro di noccioline. Per fortuna Tobia adora frutta e verdura
fresche, e speriamo che mantenga le buone abitudini e l’amore per la dieta
mediterranea!
Per i genitori che non sono riusciti a preparare il pranzo ogni scuola ha anche una sorta di bar con tanto di menu, l’ho fotografato così potete farvi un’idea di cosa si mangia qua (..e si presume che queste cose siano particolarmente sane perché destinate a bambini).
Per i genitori che non sono riusciti a preparare il pranzo ogni scuola ha anche una sorta di bar con tanto di menu, l’ho fotografato così potete farvi un’idea di cosa si mangia qua (..e si presume che queste cose siano particolarmente sane perché destinate a bambini).
Ma torniamo al primo giorno di scuola.
Come inizio è stato molto incoraggiante, Tobia è tornato a casa entusiasta e ha anche detto di aver già due nuovi amici, ma ha dimenticato di chieder loro il nome ;) .
La sua classe è composta da 21 bambini, con un’unica insegnante ed un’aiutante da dividere con un’altra classe.
L’aula è più o meno come quelle italiane che ho avuto modo
di vedere, con le lettere dell’alfabeto appese al muro, giochi, mappamondo,
etc. solo che al posto della lavagna nera coi gessetti c’è una lavagna
multimediale touchscreen e tablet e pc portatili sono messi a disposizione dei
bambini.
Inutile dire che questo “approccio alla tecnologia” sia stato molto apprezzato da Tobia, e a parte il suo naturale entusiasmo credo che la scuola australiana stia investendo molto sul futuro dei suoi giovani studenti, permettendo a tutti di accedere alla tecnologia, conoscerla e sfruttarla nel modo più appropriato, no matter where they come from.
Inutile dire che questo “approccio alla tecnologia” sia stato molto apprezzato da Tobia, e a parte il suo naturale entusiasmo credo che la scuola australiana stia investendo molto sul futuro dei suoi giovani studenti, permettendo a tutti di accedere alla tecnologia, conoscerla e sfruttarla nel modo più appropriato, no matter where they come from.
Cavolo, questo post e 'un colpo al cuore.
ReplyDeleteSiamo venuti qui pensando ai figli... del futuro! :)
Sarebbe proprio bello farli vivere qua!
Sì, i bambini hanno molto da guadagnarci! In bocca al lupo allora. :)
Delete