Monday 15 June 2015

Lo chiamano Baby Shower

Sono finalmente tornata dopo un paio di mesi di assenza - giustificata (!).
Questi mesi sono stati all'insegna dell'attesa, quella per Lei, ovviamente, e quella per la dry season che quest'anno, come dire, se la tira un po'!
Dopo un inizio maggio a dir poco paradisiaco, due settimane di aria fresca e piacevoli serate in terrazzo, siamo ripiombati nel caldo afoso e solo ora si ricomincia stare un po' meglio, anche se ancora tra una pioggerellina a e l'altra. Insomma, se mentre in Italia non esistono più le mezze stagioni, a Darwin quest'anno si è fatta viva un'insolita wet-dry di cui avremmo volentieri fatto a meno!

In questi mesi siamo stati anche a Bali, per una toccata e fuga di un weekend. Avrei voluto parlarvene di più ma in tutta onestà non ho visto poi così tanto da poter essermi fatta un'opinione. Il tempo è stato un po' inclemente (ormai comincio a pensare che siamo proprio noi a portar il brutto tempo!) ma per fortuna eravamo in ottima compagnia, e tre giorni sono volati.

Ma l'evento di cui voglio parlarvi oggi è il mio Baby Shower!
Usanza tipicamente americana, esportata ormai ovunque, il baby Shower è una festa, più o meno sfarzosa, generalmente di sole donne, dedicata alla futura mamma e al bambino che deve nascere.
C'è chi se la organizza da sè, chi ha le amiche che pensano a tutto e quelle che addirittura si godono la sorpresa.
"Shower" perché è letteralmente una "doccia" di regali per la futura mamma e il bambino.
Di solito gli elementi essenziali, quindi oltre ai regali, sono la torta fatta di pannolini, i giochi di gruppo e le decorazioni a tema.
Io non me la sono sentita di organizzarne una per via del fatto che si tratta del secondo figlio, ma quando la mia amica australiana Kate mi ha detto "pensavo di organizzarti un Baby Shower" mi ha fatto un gran piacere, soprattutto (regalini a parte) per il fatto di condividere una loro tradizione.
Nel mio caso si è occupata di tutto Kate. Abbiamo deciso assieme solo la data e le invitate. Non volendo invadere casa di nessuna delle nostre amiche, si è optato per un pranzo molto informale in un bar/ristorante carino e tranquillo.
Mi sono solo raccomandata che fosse all'insegna della sobrietà e semplicità, regali compresi.
Il risultato è stato molto piacevole ed apprezzato. Niente torta di pannolini, né giochi di gruppo ma palloncini e pom pom rosa, e una torta vera e propria stracolma di panna bianca e rosa di cui mi sono letteralmente strafogata!

Fa un po' strano essere attorniata da cose rosa. Non sono mai stata una grande amante del colore femminile per eccellenza, ma dopo oltre 6 anni di colori maschili in giro per casa... Mi godo un po' di "aria confettosa".
Purtroppo sono temporaneamente sprovvista di strumenti tecnologici adeguati per pubblicare qualche foto, accontentatevi del mio racconto.
Alla prossima, spero presto!