Friday 13 November 2015

Cara Darwin


Cara Darwin,
che non sia stato amore a prima vista questo ormai si sa, ma diciamola tutta non è stato nemmeno amore a seconda vista.
Sin da quella prima notte di ottobre, buia e umida, in cui ci siamo dovuti accampare in una palestra perché si erano dimenticati di noi. Darwin style.

Ci ho provato, giuro c'ho provato, ma proprio non c'è stato feeling.

E invece, per ironia della sorte, in un certo senso rimarrai sempre con noi, farai parte della nostra vita oltre che dei nostri ricordi, imprimendoti con prepotenza sul passaporto di mia figlia. Nelle foto dei suoi primi mesi, nei ricordi che si sentirà raccontare quando sarà grande, quando magari anche lei avrà dei figli.
Sarai lì, e allora non potrò che ricordarti con il sorriso e mi mancherai, come può mancare un luogo che ti ha lasciato qualcosa di un valore inestimabile.
Sono sicura ti penseremo con affetto, nonostante il tuo essere così "selvaggia", così umida e terribilmente isolata. Ricorderemo solo ciò che ti renderà bella ai nostri occhi.
I tuoi tramonti, i tuoi colori, e le belle persone che ci hai fatto incontrare.

In questi due anni ci hai messo alla prova. Il tuo essere così lontana da tutto, così estrema, il tuo essere così diversa da noi. I ritmi di vita a cui ci hai costretti, le tue strane abitudini, e i tuoi strani abitanti.
Ti sei impressa perfino solcando i nostri visi con i segni del tuo sole, così aggressivo. Segni che rimarranno lì ad ulteriore  testimonianza del nostro incontro.
Tutto questo non può che renderci più forti, allargare le nostre spalle, e farci sentire un po' più cittadini di questo immenso mondo.
Ti ricorderemo per tutto questo, mia cara Darwin.

Come due innamorati dal futuro impossibile dovevamo conoscerci in un altro momento io e te. Sono sicura avrebbe funzionato.

Monday 9 November 2015

Meno cinque


I giorni scorrono come un treno eurostar e io sono lì sulla banchina a guardarlo questo treno, il problema è che non si ferma.
Le mie to do list vanno avanti.
Vendere macchina - Dopo un paio di trattative private andate in fumo abbiamo deciso di affidarla ad una concessionaria.
Trovare nuovi inquilini per l'appartamento - Ebbene qua c'è questa usanza disumana per cui se interrompi l'affitto prima della scadenza del contratto sei costretto a continuare a pagare l'affitto fino a che non subentra qualcun'altro. E vi ricordo quanta voglia hanno di lavorare le agenzie immobiliari , in più i prezzi sono calati ancora da quando abbiamo traslocato, siamo all'inizio della stagione umida e pure sotto Natale... Quindi per dirla in parole povere non abbiamo speranza! Così il lavoratore di casa, in attesa di raggiungerci per Natale, continuerà a vivere qua finché non arriverà qualcun'altro.
Scatoloni - per il motivo di cui sopra mi sono arresa all'evidenza che dovrò per forza delegare.
Valigie - quasi pronte, mancano le ultime cose e via!
Salutare gli ultimi amici - fatto!
Preparare i cupcakes per il farewell di Tobia a scuola - i miei primi cupcakes, che scandalo!
Vendere o dare in beneficienza tutto quello che mi passa per le mani - ormai sono diventata la regina del decluttering (oltre che delle to do list ovviamente). E poi qua è veramente facile, la gente vende e compra qualsiasi cosa, dalle sportine del supermercato (a 5 centesimi anziché 10) al ghiaccio (a 5$ "un po'" o 20$ tutto) ai cartoni delle uova in cambio di uova. Insomma, la fantasia non manca.
 
Come sto? Onestamente sono stremata, non vedo l'ora di metter piede su quell'aereo anzi, su quel treno.

Thursday 5 November 2015

Cenerentola è uscita a cena



Cenerentola è uscita a cena. Alcune amiche, le mamme dei compagni di suo figlio grande, le hanno detto ti passiamo a prendere e andiamo a cena fuori per salutarti.
Lei quasi si commuoveva. Non sono poi così grandi amiche, certo in questi due anni si sono frequentate spesso per via dei bambini, ma non è che ci sia tutta questa confidenza, e questo gesto le ha rese ai suoi occhi molto più vicine di quanto lei immaginasse.
E allora è lì, davanti a qualche stuzzichino greco e un bicchiere di vino, le guarda e ascolta quello che dicono, ormai capisce quasi tutto ma non riesce ancora ad esprimersi per poter dire tutto quello che pensa, o magari ci prova, e finisce con l'incartarsi in frasi senza senso. E allora pensa quanto sarebbe stato tutto più facile se solo avessero parlato la stessa lingua. Magari quella confidenza di cui sente tanto la mancanza sarebbe potuta nascere e maturare in questi due anni, magari quelle volte in cui ha avuto l'impressione che gli altri non fossero interessati a lei era solo perché trovavano difficile sostenere una conversazione che andasse oltre le banalità.
Magari fosse uscita una volta di più e magari bevuto un bicchiere di vino in più, forse avrebbe capito che non è la cultura ma la lingua che le teneva distanti.

Ora è lì, e sono in quattro, perché lei se ne sta per andare. Una ha gli occhi lucidi, un'altra dice ci rivediamo nel mio viaggio in Europa il prossimo anno. E lei sente finalmente quel calore che poche volte l'ha sorpresa in tutta questa esperienza australiana.

Si salutano, si baciano e si abbracciano. Da queste parti non lo fanno spesso ed è per questo che Cenerentola apprezza ora questi piccoli gesti come non mai.

Monday 2 November 2015

Meno dodici

Queste ultime settimane corrono sempre più veloci.

Salutare gli amici per l'ultima volta, andare in piscina per l'ultima volta, guardare il tramonto per l'ultima volta, mangiare mango per l'ultima volta, cenare alle 6.30 per l'ultima volta.

Sistemo cose in giro per la casa, a volte mi ritrovo a compiere gesti senza alcun senso logico, ma giusto per il gusto di "sistemare", presa come sono dall'ansia da partenza.
I traslocatori arriveranno solo dopo che me ne sarò andata e la cosa non mi tranquillizza per nulla. Ci sarà Lui a sovrintendere ... e questo mi lascia ancor meno tranquilla!

Tuesday 27 October 2015

Quando sai che te ne stai per andare


Quando sai che te ne stai per andare tutto sembra più bello.
Tutto viene illuminato da una nuova luce che rende ogni particolare più attraente.
Cambia la prospettiva.
Passi dall'altra parte.
Vivi ogni giorno come fosse l'ultimo, come fossi in vacanza.

Quando te ne stai per andare e sai che non tornerai tutti i motivi per cui desideravi andartene tutto ad un tratto perdono valore.
Anche quello che fino al giorno prima non sopportavi, ora non ti sembra nemmeno piú cosí importante, mentre le cose belle sembrano improvvisamente in predominanza e non puoi fare a meno di volerle vivere ed assaporare per l'ultima volta.
Tutto è "per l'ultima volta".

Vivo queste ultime settimane sommersa da "to do list". Mi guardo attorno in casa cercando continuamente qualcosa da eliminare, regalare, inscatolare, insacchettare.

Tra poche settimane viaggerò da sola con i bambini verso l'Italia. Finalmente la vacanza tanto desiderata sta per cominciare.
Saranno settimane, mesi, di tutto quello che mi è mancato di più.
Saranno la mia ricarica, per poi ripartire per una nuova avventura, ancora lontana dal belpaese ma stavolta decisamente meno lontana. Basterà attraversare un paio di stati, sorvolare la Manica e ci sarò.

Certo, se penso che passeremo dalla semestrale-stagione-umida-ma-calda di Darwin alla perenne-stagione-umida-ma-fredda di Londra mi viene un pò da ridere, ma non vedo l'ora di tirare finalmente fuori quel trench che due anni fa ha viaggiato mesi all'interno di un container, attraversato oceani, per poi rimanere totalmente inutilizzato. Sto già pensando che dovrò trovare degli stivali di gomma che ci si abbinino!
Clima ed abbigliamento a parte, questa nuova vita mi incuriosisce molto ed entusiasma, un pò  come tutte le novità d'altronde. [Anche se c'è chi sostiene che sarò bravissima a trovare qualcosa di cui lamentarmi comunque.]
Un altro big move, e stavolta saremo in quattro. Vediamo se sapremo far frutto degli errori passati e, assieme ad un pò di fortuna in più, a ritrovare un nuovo equilibrio.

Questo blog rimarrà qua, a Darwin, non ha motivo di seguirci, avrebbe troppo freddo e probabilmente il traffico londinese lo farebbe impazzire.
Probabilmente continuerò a scrivere, probabilmente vi terrò aggiornati, sicuramente avrò bisogno di un pò di tempo per me.
Ho ancora qualche settimana prima della partenza e prometto che riuscirò a trovare il tempo per scrivere tra una valigia e uno scatolone [.. e un pannolino.]

Wednesday 21 October 2015

Cosa sono due anni?




Sono talmente presa dall'imminente viaggio in Italia che mi stavo dimenticando di un avvenimento molto importante: il nostro secondo anniversario qua a Darwin.
Ventiquattro mesi e poco o nulla è cambiato da sei mesi fa, quando mi sembravano molti di più.

Cosa sono due anni? A volte nulla a volte un tempo infinito.
Due anni per me sono abbastanza per ambientarsi in una città, soprattutto in una piccola come Darwin. Ora ho i miei posti preferiti, negozi, bar e ristoranti, e luoghi in cui mi rifugio quando ho voglia di pace.
Sono abbastanza per renderti conto di cosa avevi prima e ciò a cui non sei disposto a rinunciare.

Thursday 24 September 2015

Il Kakadu



C'è un detto australiano secondo cui ci sono due cose che bisogna fare prima di morire: una è visitare il Kakadu durante la dry season e l'altra è visitare il Kakadu durante la wet season.
Noi non potevamo lasciar passare un'altra stagione secca senza visitarlo. 
(Per quanto riguarda la quella umida... credo potrà aspettare)

Distante circa 250km da Darwin, il Parco Naturale del Kakadu è il più esteso d'Australia ed è patrimonio dell'umanità dal 1981.

Noi abbiamo dormito a Jabiru, l'unica cittadina all'interno del parco, in un hotel con la struttura a forma di coccodrillo.
La qualità degli alloggi nei parchi naturali del Northern Territory è di gran lunga distante dagli standard internazionali, ma l'unica alternativa è campeggiare (sicuramente l'opzione preferita dagli aussies), in tenda o in cabina. E poi tutto sommato quando si visitano certi posti c'è talmente tanto da vedere che il posto dove dormire non ha molta importanza.