Wednesday 16 July 2014

Se partire è un po’ morire… tornare sarà un po’ come rinascere?

Sono tornata.
Questo tempo è volato, come per ogni vacanza. Ma questa era ancora più ricca di aspettative, cose da fare, luoghi da vedere e persone da riabbracciare.
Siamo stati in Italia. Per la prima volta dopo esserci trasferiti a Darwin.

 
Incontrare vecchi amici per strada e raccontare una nuova vita, finisci per dire sempre le stesse cose, le ripeti talmente tante volte che arrivi a chiederti se esista veramente una nuova vita.


 
La luce fino a tardi, l'energia del sole mentre si beve un bicchiere di buon vino.


 
 
Il bagno in mare e le passeggiate di chiacchiere sulla spiaggia, facendo slalom tra bimbi che giocano con la sabbia, abili giocatori con racchette e giovani coppie avvinghiate.
E poi una diversa concezione del tempo e dello spazio, ritrovarsi in coda in autostrada, in coda per mangiare o per andare al bagno (il più delle volte sporco), non c’eravamo più abituati.
Ci siamo riempiti gli occhi di Italia, della sua varietà di paesaggi e di persone.

 

 
Una parentesi londinese, child free, dai toni vivaci e rilassati, in compagnia di vecchi amici e tanta buona birra.
 
Abbiamo cercato di fare tutto, tutto quello che più ci mancava, ma qualcosa inevitabilmente dovrà attendere il prossimo volo intercontinentale. Il tempo è poco, come per ogni vacanza, per fare tutto quello che si vorrebbe.

Tre settimane sono bastate per ricaricare le batterie, per staccare la spina... forse anche troppo dato che al ritorno non ricordavo neppure più il codice del bancomat!
Darwin ha un clima ancora più piacevole di quando l'abbiamo lasciata e la mia lista di buoni propositi è ancora più lunga di quella di capodanno.

Tornare a casa e ritrovare tutto come quando l'hai lasciata (o quasi) mette una certa tranquillità.
Tu non sei più lo stesso, ma questo non importa.
Ai tuoi occhi il cielo è lo stesso, le strade hanno le stesse voragini a terra che conosci a memoria, quelle stesse che evitavi con la bici correndo verso l'aperitivo in centro, le facce per le vie della città, tutto ti ricorda quanto sia rassicurante stare a casa e allo stesso tempo ti rammenta i motivi per cui te ne sei sempre voluto andare.
Casa è ogni luogo che riconosci come tale. Ormai non è più UNA casa o UNA città. È l'armonia, la familiarità, ciò che rende più bella la tua vita e che fai fatica ad abbandonare, ogni volta che devi farlo.
Casa non cambia. Casa rimane fedele, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Gli abbracci, dopo questi mesi, si fanno più forti, ci si guarda negli occhi più intensamente, e si sa che non si avrà il tempo per raccontarsi tutto, ma basta esserci, ora.
E poi arriva il giorno della partenza. Lasci casa per tornare a casa. Così diverse tra loro.
Strane sensazioni ti assalgono. Le ore di aereo aiuteranno a metabolizzare il cambiamento.
È la vita, la tua, la vostra.

6 comments:

  1. Capisco ogni parola, condivido ogni sensazione.
    Sono a casa da una settimana e ancora non so quale sia realmente la mia vita, quale sia la mia casa.
    Bellissime parole Francesca!!

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    1. Grazie Eva, detto da te questo complimento lo considero doppio ;)

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  2. Trasferirsi e vivere cos' lontani dalla patria deve esser dura.. ma molto stimolante per altri versi!
    A presto :-)

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    1. Ciao e benvenuta da queste parti! Hai pienamente ragione, a volte sembra quasi una droga ... Mi chiedo se riusciremo mai a fermarci!
      A presto.

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  3. A me pare tutto così affascinante!!
    però ci credo che faccia nascere sentimenti contrastanti...
    bellissime foto ;)
    baci
    Bia*

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  4. Grazie Bianca di essere passata, e grazie del complimento! Comunque il fascino c'è eccome, sarà per quello che non riesco a fermarmi ;)

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