Se vivi a Darwin capita che tuo figlio venga invitato ad una festina di compleanno di un compagno di classe. E capita che la festina sia di domenica mattina. Che qua, come per il pranzo e la cena, non esistono orari per le festine, si fanno quando si vuole. La prossima sarà di sabato tra le 12 e le 14. Sì, perché oltre a farle ad orari (per noi) strampalati, qua durano due ore, e sull’invito c’è tassativamente scritto l’orario di fine.
Ma tornando a noi… la festina in questione è in una calda
(ma và???!) domenica mattina, a 30 minuti dalla città, che per trovare la casa
se non mi avesse avvisata il navigatore che eravamo arrivati non l’avrei mai
vista. Ben nascosta in mezzo al bush, nel bel mezzo del niente australiano.
Capita che ci sia l’immancabile gonfiabile con l’acqua, l’immancabile momento bbq e un’inusuale (per noi) visita agli “animali” di casa.
Lucertole di ogni misura, serpenti vari, iguana, tartarughe
dal collo lunghissimo, piccoli e mordicchianti geki colorati, e anche un paio
di semplicissimi maialini e qualche mucca. Inutile dire che questi ultimi non se li sia filati nessuno.
Per i bambini un piccolo zoo a portata di mano, per i
genitori una fattoria didattica alternativa.
Anche questo è Darwin.
This was ggreat to read
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