Friday 26 September 2014

Le mie prime dieci cose belle - Trying to make the best


Per la maggior parte degli expat, quelli che lo fanno per lavoro, il luogo in cui andrai a vivere non è proprio una scelta. Molto spesso non si hanno alternative, oppure, come nel nostro caso, le alternative non valgono la pena.
Il posto in cui sei diretto lo prendi come un assioma, e non pensi nemmeno se ti piacerà o meno. Quella sarà “casa” per X anni, dove i tuoi figli cresceranno parte della loro infanzia e dove tu avrai un pescivendolo di fiducia (se là esistono i pescivendoli). Perché è così. Tutte quelle che fanno gli expat sono scelte di vita.
Prima di partire non abbiamo preso il mappamondo e puntato il dito in una di quelle città tanto acclamate da mille sondaggi e studi sociali sui posti migliori in cui vivere al mondo. Prima di partire ci siamo guardati negli occhi, e abbiamo detto “Ok, ce la facciamo.” perché, come dice la frase da cui è nato questo blog: "... nella vita non importa dove sei ma con chi sei."

Ormai la mia vita qui è diventata normalità, è passato il primo periodo di assestamento, con le sue euforie e le sue difficoltà. Ora ho trovato pace in nuovi spazi e nuovi tempi (o almeno ci provo). Tutto è molto diverso da quello che ero e che eravamo nella nostra vita precedente.

Darwin è una città particolare, estrema per molti aspetti, sia climatici sia geografici, e conosco molta gente che l’ha scelta come città in cui vivere, che adora il suo essere piccola e tranquilla.
Darwin o si ama o si odia.


È lontana anni luce da ogni ideale si possa avere della vita australiana, quella dell’immaginario collettivo legato al quadretto “surfisti-vita in spiaggia-modernità”.
Darwin è una città semplice per certi aspetti veramente distante dalle civiltà moderne. In forte espansione ma ancora ben ancorata alla sua natura, di avamposto militare all’estremo nord australiano. Una cittadina dal clima difficile, ai confini con il sud-est asiatico e con le sue mille influenze. Un posto in cui è difficile reperire generi alimentari freschi a prezzi ragionevoli per via del suo clima e della sua lontananza dalle zone di coltivazione. Una città in cui l’aria profuma di salsedine e di alberi in fiore.
La frase che va per la maggiore tra noi expat qua a Darwin è “Try to make the best of it”, cerca di prendere il meglio che questa esperienza può darti.
Non posso certo dire che sia il posto in cui vorrei vivere il resto della mia vita, mi limito a prenderne il meglio che possa darmi.

Lo so, c’è gente che pagherebbe per vivere in Australia, e c’è gente che effettivamente lo fa, sborsa fior di quattrini e subisce esami di ogni genere pur di avere un visto che permetta di vivere da questa parte del mondo anche solo per dodici mesi. Non voglio lamentarmi, so bene che non capita a tutti di avere la nostra fortuna, ed è anche per questo che cerco di essere più obiettiva e meno capricciosa.
E come mi ha consigliato una persona che ho conosciuto da poco, sto cercando di fare un utile esercizio per farmela piacere un po’ di più. L’esercizio consiste nell’immaginarmi la mia vita, la nostra vita, tra dieci anni, ancora qua.
Onestamente faccio fatica, ma mi sto esercitando.
Per ora mi sto annotando tutto ciò che mi piace del vivere qua.


Fa caldo tutto l’anno, quindi…
È veramente difficile ammalarsi.
Si può sempre andare in piscina all’aperto (che io sappia, piscine coperte non esistono).
Non c’è mai bisogno di controllare il meteo, per 6 mesi non piove mai, per 6 mesi piove sempre.
Non c’è bisogno di spendere molti soldi in abbigliamento, bastano una maglietta, shorts e infradito tutto l’anno.
Lasciando la pelle del corpo scoperta per 12 mesi l’anno respira meglio ed ha sempre un colorito abbronzato.
Non rischi mai di farti una doccia ghiacciata, la naturale temperatura dell’acqua del rubinetto è sempre un po’ tiepida. 

La gente è veramente easy!
La frase più detta è senz’altro “No worries” (Non ti preoccupare). La senti in qualsiasi occasione, sia nel caso tu ti stia scusando per aver urtato qualcuno e sia nel caso tu gli abbia sfasciato la macchina, questi sono sempre tranquilli.
Puoi uscire di casa in qualsiasi condizione, nessuno ti giudicherà per il colore dell’elastico dei capelli. Intendiamoci, quando ti vesti bene, ovvero non sciatta, e magari abbini anche un paio di colori ti fai notare e rimedi di sicuro più di qualche complimento. Ma se per caso la mattina ti alzi all’ultimo (perché ti piace dormire!) per accompagnare tuo figlio a scuola e ti metti addosso le prime cose che trovi, ti lavi velocemente il viso senza nemmeno sfiorare con lo sguardo la trousse dei trucchi, nessuno lo noterà. Anzi, se per sbaglio ti è finito un paio di mutande in testa potresti anche rischiare che qualcuno ti dica “Bello il tuo cappello, l’hai preso in Italia vero?”.

Non si fanno code, quasi mai. Gli spazi sono ampi e la gente è poca. Durante la dry season arrivano i turisti e tanti veramente tanti backpackers da tutto i mondo, ma non si arriverà mai ai livelli di intasamento europei. In genere non hai nessuna difficoltà a trovare parcheggio al supermercato, le strade sono scorrevoli e per avere un cono gelato l’attesa media è di 0,5 minuti (e solo perché la commessa è lenta).

Non c’è praticamente smog. Sei vicino alla natura, così vicino che a volte te la ritrovi in casa. Il posto ideale per i bambini, perché è sano e perché si divertono con strani animali ed insetti che in altre città non avrebbero l’occasione di vedere se non sui libri o in televisione.

Darwin è quello che si suol dire “un porto di mare”, piena di gente da ogni parte del mondo. Chi viene per stare qualche settimana e poi si ferma per anni, chi passa di qua per lavorare e poi ripartire per altri lidi. Per la strada, nei negozi, si sentono mille accenti diversi.
Come dicevo in questo post a Darwin non potrai mai sentirti solo, siamo in qualche modo tutti stranieri.

Ha i tramonti più belli che abbia mai visto. Il miglior regalo che possa farti una città a fine giornata.

In mezz’ora raggiungi il luogo più lontano. Darwin ha un piccolo centro ed una serie di sobborghi tutto attorno, ognuno indipendente e a sé funzionante. Tutti sono raggiungibili in meno di mezz’ora d’auto.

Per strada tutti ti sorridono e salutano. E anche se ti chiedono come va nonostante non gliene freghi niente, sono carini e il buon umore degli altri finisce per contagiarti.

Darwin dispone di una varietà incredibile di parchi e piscine naturali nell’arco di 100 Km. Per non parlare dei parchi acquatici e la piccola spiaggetta protetta del waterfront. Pur non potendo fare il bagno in mare ci sono molte alternative, ovviamente gratuite, per scappare dall’afa della stagione umida e passare una giornata a bagno.

E’ una città colorata, straripante di vegetazione. Puoi respirare la sua anima tropicale in ogni angolo, e lasciarti inebriare dei suoi profumi e colori, soprattutto durante tutta la stagione delle piogge.

Sono arrivata a quota dieci, non male per essere solo all’inizio. Magari al prossimo post vi racconterò la mia vita da quarantenne a Darwin! ;)

13 comments:

  1. Mi sembrano tantissimi pro, alcuni dei quali fanno parte anche della mia realtà.
    Anche qui caldo tutto l'anno, anche se piove molto raramente. L'acqua calda solo per fare la doccia. Poco smog, poco traffico e tanta natura.
    Deve essere proprio una bella città Darwin!!

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    1. Si dai, come dico nel post non posso lamentarmi, e poi potremo sempre dire di aver provato cos'è la vita ai tropici ;)

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  2. Eccomi rappresentante del gruppo che paga per andare in Australia!!! Chissà poi dove troveremo lavoro, magari a Darwin pure noi, chissà ;)

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    1. E tanto di cappello alla tua categoria! In bocca al lupo!!!

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  3. Da come lo descrivi sembra proprio un bel posto. Quello che mi impensierisce un po' sono i 6 mesi in cui piove sempre e la scarsità delle scorte alimentari.

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    1. Durante i sei mesi di stagione delle piogge non piove tutto il giorno, ma la cosa peggiore è l'umidità altissima. Per quanto riguarda il cibo il rischio non è rimanere senza ma dover pagare le ciliegie come fossero oro e doversi accontentare del loro "in-sapore". ;) Detto questo consiglio Darwin come tappa tropicale a chi sia in giro per l'Australia!

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  4. Leggendo il tuo racconto mi sembra che ci siano parecchi motivi per essere felici lì!!! :) Ma...non si può fare il bagno al mare per via degli...squali??????? Terrore!!!

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    1. Gli squali sono un po' dappertutto in australia ma il problema di Darwin sono i coccodrilli (d'acqua salata) e le meduse-cubo altamente velenose, durante la stagione umida. Insomma non proprio il posto ideale per una nuotata in mare ;)

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  5. Eccomi, anche io tra quelle che pagano per andare in Australia! Darwin non sarebbe stata la mia prima scelta, ma leggendoti sto cominciando ad esserne felice!!

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    1. Ti stai per trasferire un australia? Ho dato un occhio al tuo blog e così a occhio credo potresti trovarti bene in una delle grandi città del sud, tienimi aggiornata! :)

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  6. Spero di riuscire a farlo presto, sono in ballo da quasi un anno.
    La mia meta sarà Darwin, per quanto credo tu abbia ragione, forse il sud o il WA avrebbero fatto al caso mio, ma comanda il 190...Devo dire che tu, però, mi stai facendo davvero amare Darwin!

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    1. Ma che bella notizia! Fammi sapere quando riuscirai a partire, spero di poterti essere d'aiuto. Allora in bocca al lupo, vedrai che ti troverai bene qua!

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    2. Grazie, sei davvero gentile e mi sei già di aiuto, leggerti mi fa sentire un pò più preparata, anche perchè le notizie su Darwin si trovano, ma i racconti di chi ci si trasferisce sono rarissimi.
      A presto.

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