Wednesday 4 February 2015

Natale a testa in giù

L’anno scorso non ve ne ho parlato, il Natale al caldo era talmente una novità anche per noi che non avrei saputo da dove cominciare. Inoltre eravamo in pieno trasloco, dall’appartamento provvisorio a quello in cui siamo tutt’ora, in attesa del container dall’Italia.

Anche se un po' in ritardo, quasi due mesi ormai, ma quest’anno mi trovate più preparata e voglio raccontarvi l’ennesimo cambiamento nella nostra vita da quando siamo qua. Un evento che per trentatré anni è stato legato a sciarpa, cappotto e precise tradizioni dallo scorso anno nella nostra famiglia ha preso sembianze totalmente diverse, tanto dal renderlo quasi irriconoscibile.

Decorazioni
Abbiamo iniziato per tempo a prepararci, prima creando il nostro calendario dell’avvento, poi dedicandoci alle decorazioni dell’albero, attività che mi hanno aiutata parecchio nei pomeriggi di caldo torrido.
Mi è sempre piaciuto “pasticciare” con i lavoretti di Natale ma quest’anno ancor di più grazie al tempo che ho a disposizione.



Curiosità:
il calendario dell’avvento è stato riempito di caramelle gommose di ogni genere, non potendo contenere cioccolatini come da tradizione a causa del troppo caldo.

Cibo
Per quanto lontani dal belpaese, anche qua per fortuna arriva qualche prodotto della gastronomia italiana tipico del Natale. E allora perché non abbuffarsi di panettone, pandoro e torrone? Più che in ogni altro periodo dell’anno, credo che capiti un po' a tutti gli expat, è a Natale che si è particolarmente homesick, che si sente cioè maggiormente la mancanza di casa.
E vi assicuro che il cibo, almeno per me, è la cosa che riesce ad attutire più di ogni altra il colpo.

Darwin
A Darwin Natale significa soprattutto commemorare l’anniversario del ciclone Tracy, avvenuto nel 1974, e quest‘anno erano 40 anni. Credo l’unico vero e proprio evento che la città commemori, triste primato.
Per il resto, da europea, continuo a far fatica a sentire il calore del Natale, io sento solo il calore e basta!

 

Ecco infatti la mia personalissima top ten di cosa significa per me il Natale a Darwin:

1-      I “Christmas Crackers”, anche detti Bon-Bons, ovvero delle caramellone di carta ripiene di un piccolo dono. Usanza di origine britannica, da mettere sul tavolo come segnaposto prima della cena. La cosa divertente è aprire i crackers con il vicino, ognuno tira un’estremità della caramella e uno solo avrà la parte con il dono. A casa nostra ormai non se ne può più fare a meno.

2-      Spedire i bigliettini d’auguri almeno tre settimane prima (e non essere nemmeno sicuri che arrivino).

3-      Prenotare un volo per qualsiasi parte nel mondo almeno 5 mesi prima, per non rischiare di rimanere gli unici in città.

4-      Salutare gli amici e farsi gli auguri a inizio dicembre perché tutti se ne vanno per le feste.

5-      Accendere le lucine dell’albero solo dopo il tramonto perché tanto prima non si vedono.

6-      Dimenticarsi dei cenoni e dei pranzi del giorno dopo.

7-      Controllare la posta ogni giorno almeno due volte.

8-      Ricevere i regali per posta e metterli sotto l’albero, a riposare dopo un lungo viaggio, per poi aprirli prima del 25 perché si deve partire.

9-      Le telefonate via skype.

10-   Mettere il cappello di Babbo Natale per le foto di rito, e toglierlo subito perché fa sudare.

Curiosità:
Ah, ovviamente ora Babbo Natale si chiama Santa Claus, semplicemente Santa per gli amici. E per il nostro piccolo di casa rimane ancora il più potente tra i potenti, colui che può tutto (da sue testuali parole). Ebbene, anche se in calzoni corti e maglietta leggera, chiamatelo Babbo Natale o Santa Claus, ma rimane sempre lui. E speriamo che questa magia duri ancora il più possibile.



2 comments:

  1. Mamma mia e' tutto vero!!!
    Noi abbiamo provato i crackers quest'anno ed in effetti sono un must to have... li ho spediti ai miei nipotini in Italia. <3

    I palloncini decorati sono una meraviglia!!
    COMPLIMENTI, hai un dono. :D

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    1. In realtà i palloncini sono stati scoppiati per creare delle palline da appendere all'albero. E devo dire che l'effetto è stato bello comunque :)

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